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Il professor Cernuda ha introdotto la nuova specialità della psicologia dello sport, implementando in Messico il Master in Psicologia dello sport da lui ideato e coordinato presso l'Università Autonoma di Madrid nel 1988, insegnando e generando ricerche e progetti. Presentando i suoi metodi innovativi di rilevamento e selezione dei talenti che hanno dato tanto successo allo sport spagnolo, lanciandoli per lo sport messicano nel periodo olimpico di Pechino 2008 con ottimi risultati, ha anche introdotto le innovative tecnologie neuroscientifiche sviluppate e validate a Barcellona 92. E i metodi Arscan che contribuiscono ai processi clinici, insegnando seminari sulla metodologia della ricerca nelle arti e nella pratica clinica, collaborando allo sviluppo parallelo di professori e ricercatori cubani in Messico.
Le sue azioni di recupero e salvaguardia del patrimonio culturale messicano sono state riconosciute anche con l'adattamento della charrería messicana riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio all'ippoterapia di gruppo, tema alla quale ha collaborato anche in Messico. Oltre alle attività sviluppate con i gruppi indigeni del territorio messicano. Tutta questa attività ha fatto sì che 8 università pubbliche del Messico abbiano richiesto il conferimento del Dottorato Honoris Causa al professore spagnolo.
D'altra parte, il professor Cernuda ha diretto e sviluppato un progetto di ricerca internazionale in Colombia, Cuba, Messico e Repubblica Dominicana, ed è stato selezionato e invitato a tenere una presentazione al prestigioso Congresso Internazionale Interpsiquis 2022 riconosciuto e approvato dall'Associazione Mondiale di Psichiatria.
Il progetto si intitola «L'ABUSO SESSUALE SUI MINORI COME FATTORE PREDITTIVO DELL'ESERCIZIO DELLA PROSTITUZIONE E LO SVILUPPO DELLA DUPLICE PATOLOGIA. UNO STUDIO INTERNAZIONALE SU ABUSO SESSUALE, TRAUMA E DOPPIA PATOLOGIA INFANTILE.
Alcuni studi dimostrano che l'abuso sistematico e ricorrente precede generalmente l'ingresso nel mondo della prostituzione. Diversi studi internazionali indicano che tra il 55% e il 90% delle prostitute riporta una storia di abuso sessuale durante l'infanzia (James e Meyerding, 1977; Silbert e Pines, 1981, 1983; Harlan et al., 1981; Bagley e Young, 1987; Simons e Whitbeck, 1991; Belton, 1992; Farley e Barkan, 1998. In questo progetto condotto tra prostitute provenienti da Spagna e America Latina, con l'obiettivo di effettuare un confronto internazionale tra donne che esercitavano la prostituzione in America Latina, un'intervista clinica e ha applicato i test CIT, STAI, MMPI-2-RF e Rosenberg Autoesma Scale a donne colombiane, cubane, spagnole, messicane e dominicane di età compresa tra 22 e 43 anni, con i seguenti risultati: l'84,68% ha dichiarato di aver subito abusi e violenze sessuali su minori , l'80,9% aveva problemi di dipendenza e il 71,81% aveva problemi di disturbi alimentari. Trovando che: ci sono prove che collegano l'esercizio della prostituzione e l'aver subito abusi sessuali nell'infanzia. Motivo per cui dobbiamo progettare innovazioni che ci permettano di combattere questa piaga che colpisce tutte le culture e le classi sociali, condannando le vittime a un futuro problematico e garantendo la duplice patologia.
